Il nostro allevamento
Grandi soddisfazioni per il nostro allevamento
Protezione Civile
Ricerca in superficie.
La facilità di addestramento gli permette, una volta indossata la pettorina, di staccare, come un'interuttore, la sua avidità rivolta al selvatico e di riversarla nella ricerca della persona. (nelle fotografie il pluricampione Sam della Mimosa di Krieg con la sua propietaria e conduttrice Marina Burzi)
Ricerca di tracce ematiche.
In America li utilizzano dal 1977, in Italia ci siamo arrivati sette anni fa: si tratta di cani in grado di fiutare ogni minima traccia di sangue umano e quindi di essere determinanti in alcune indagini. E' la nuova frontiera della polizia scientifica che dopo il cane antidroga, quello da slavina e l'altro antibomba, si potrà avvalere di questo prezioso collaboratore. Portati nei luoghi dei delitti, sono in grado di riconoscere minuscole particelle di sangue umano. Non importa se l'assassino ha lavato con impegno il luogo del crimine, perché i detective a 4 zampe riescono ugualmente a fiutare le tracce. Inutile tentare di mascherare il sangue umano con varechina, profumo o sangue animale. Loro sono addestrati anche per questo. Le interferenze olfattive non li disturbano. Con una percentuale del 90% di successo, riuscirebbero a scovare un millilitro di sangue umano anche in dieci litri d'acqua. Un gioco continuo per i cuccioli a partire dai due mesi di vita fino a un anno e mezzo, quando sono sottoposti ad un rigido addestramento. Poi diventano operativi. Da alcuni anni un drahthaar collabora fattivamente con i Ris di Parma e con la sezione investigazioni scientifiche dei Carabinieri di Livorno. E i risultati non si sono fatti attendere: per le indagini sull'omicidio avvenuto a Maccarese (Roma), nel settembre del 2009, l'apporto del drahthaar è stato importante. Il cane fu in grado di ritrovare l'arma del delitto, sporca di sangue, in un terreno di proprietà del presunto assassino.
E ancora come cane da macerie e da valanghe.